Randagio investito e lasciato sulla strada, era destinato al canile, quindi in pratica alla soppressione, salvato da brave volontarie, tenuto in una stanza al caldo e al coperto, in attesa di trovare un'adozione.
Tanta gente che scriveva 'mi piace' e commentava affettuosa e premurosa, circa 5.000, ma nessuno con la possibilità di portarlo a casa... cosa comprensibile anche perchè DAD si presentava come un caso complicato, un piccolo invalido, che cammina sulle zampe anteriori, che necessita di essere 'spremuto' per le funzioni fisiologiche, con una ferita ad un occhio che non vuole chiudersi, il prolasso del pene e una brutta ferita ad un piede posteriore, dovuta all'abrasione di quando DAD si trascinava.
Trovare un'adozione del cuore, grande cuore, ma anche disponibilità a dedicargli gran parte della giornata, era un'opera molto difficile.
Poi CLARA ha visto il post su Facebook di Barbara Pallina e in quel momento è partito il riscatto di DAD.
pur salvato dal canile, DAD continuava ad avere tutte le patologie procurate dall'incidente, ma anche da una vita da randagio e, in quanto tale, con malattie e malanni non curati.
L'incidente ha staccato l'ultima vertebra lombare dalla prima sacrale, togliendo a DAD l'uso delle zampe posteriori, a seguito di questo il piccolo ha risolto il suo problema imparando a camminare sulle zampe anteriori, con le posteriori sollevate.
Questa soluzione però gli ha fatto perdere completamente massa e tono ai muscoli degli arti posteriori, togliendogli la possibilità di usarli anche solo per reggersi
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NON POTRÒ PIÙ CAMMINARE MA SO ANCORA AMARE...
La mia storia è quella di tanti randagi, investito e lasciato lì a morire, ho strisciato per tanti giorni prima che qualcuno mi notasse, ero sanguinante e ricoperto di larve, ero disidratato ed affamato, ero allo stremo, il dolore mi stava sfinendo
ma finalmente qualcuno si chinò su di me sussurandomi parole che mi diedero speranza, mi accolse tra le sue braccia e mi portò subito a curare, oggi sto molto meglio ma non vi sono stalli adeguati alle mie condizioni e la volontaria è allo stremo, sono tanti i randagi che lei raccoglie...
Ho imparato a muovermi anche con solo 2 zampette ma ho ricevuto in dono anche il carrellino, sono autosufficiente anche per i bisognini, credimi, non sarò mai un peso per te...
Sono Dad, maschietto di 8 anni, peso solo 11 kg, mi trovo in provincia di Foggia ma in staffetta raggiungo il centro e nord Italia, verrò affidato cippato, castrato e vaccinato previo questionario e controllo pre affido.
Come si fa sempre con tutti i piccoli che vengono accolti alla Tribù, DAD è stato tenuto tranquillo e riposato un paio di giorni per l'adattamento alla nuova situazione, al terzo giorno è stato portato alla clinica veterinaria del dott. Antonio Zaccheria.
In queste occasioni vengono regolarmente effettuate, a seconda dei casi: visita generale, analisi, vari test per malattie infettive, ecografia, RX, eventuale ecocardiogramma e controlli specialistici, quando servono.
Oltre ai danni fisici e alle patologie che già erano state riscontrate. invalidità, ferita all'occhio, già cieco, prolasso del pene, ferita al piede posterire destro, con la radiografia si è visto che il piccolo aveva su tutto il corpo più di 50 pallini da caccia... è evidente che qualcuno lo voleva morto.
Tutto questo ci dice quanto deve avere sofferto il mite DAD, nel corpo e nell'anima, nel suo tratto di vita da randagio e che forza e voglia di vivere lo devono avere sempre sorretto, per non cedere a tanta sfortuna, violenza e cattiveria.
Il soccorso dei volontari ha risparmiato alla nostra piccola anima una fine di solitudine e sofferenza.
Arrivato il 13 aprile 2019 alla Tribù, DAD è stato subito inserito nel gruppo che dorme in casa, invalidi, anziani, cronici e piccolini, è stato possibile perché accettato subito da tutti, a conferma della ospitalità dei fratelli del rifugio, ma anche perché DAD ha un animo buono e un’indole gentile, nonostante la precedente vita da randagio maltrattato e odiato. Il nuovo arrivato è un tipo riservato e timido, uno che non disturba nessuno e sta volentieri appartato, ma non è scontroso e tanto meno aggressivo…
dopo qualche giorno e dopo le visite e analisi si va per la prima volta all'aperto, soprattutto sul prato.
DAD conferma la sua indole gentile e rispettosa e la sua capacità di farsi accettare da tutti, si muove come ha imparato a fare dopo l'incidente, continua ad essere riservato, ma non scontroso...
solo in rarissime occasioni riaffiora la sua identità di cane di strada, solo quando viene 'provocato', ma si limita agli avvertimenti con un moderato ringhio.
In effetti quelle che lui interpreta come provocazioni sono solo voglia di giocare e fraternizzare di alcuni piccoli più esuberanti, ma lui ancora deve imparare che qui nessuno rifiuta la sua presenza e che nessuno vuole allontanarlo.
Probabilmente in queste prime prove di libertà ha provato sensazioni dimenticate, il contatto con la natura e la possibilità di movimento, senza il timore di pericoli.
Alla Tribù DAD ha trovato un altro mondo, molto diverso da quello conosciuto, a parte la parentesi con le volontarie e i volontari che lo hanno salvato.
Una vita dura , stentata, dolorosa, pericolosa, immaginiamo anche molto affamata, fino ad essere impallinato e investito, con tutte le conseguenze che abbiamo visto.
La sua situazione ha subito intenerito CLARA, che si è innamorata di lui, della sua condizione e della sua necessità di aiuto… ha preso contatti per offrire un posto alla Tribù, proposta che si è poi concretizzata come abbiamo visto.
Un amore a prima vista ben presto corrisposto.
Da subito DAD ha dimostrato mitezza e bontà, oltre che una grande intelligenza, nel tempo ha pure dato prova di riconoscenza, almeno così abbiamo interpretato alcuni suoi timidi, ma chiari, atteggiamenti affettuosi, ben oltre il solito rispetto che ha sempre portato a tutti, come se avesse capito chi era l’artefice del suo riscatto.
Una volta operato all’occhio, al pene, sterilizzato e guarita la ferita al piede, bisognava concentrarsi su di una possibile rieducazione fisica, pur con poche speranze…
E questo ha fatto CLARA...
Con un’opera progressiva di educazione ai movimenti degli arti posteriori e di ginnastica passiva, per rinforzare e dare tono ai muscoli delle zampe inferme, il piccolo ha rinunciato alla sua strana postura per camminare e ha cominciato piano piano ad usare tutte le zampe.
DAD ha dato il massimo della collaborazione, con grande impegno, pareva che sapesse quale era l'obiettivo... il suo recupero fisico.
Intanto cresceva e si completava l'inserimento nella grande famiglia della TRIBU' DI TRILLY.
Il nostro piccolo invalido, confortato, sostenuto e aiutato dal calore che Clara, assieme a tutte le piccole anime della Tribù, ha saputo esprimere tutta la sua volontà e forza fisica…
Dopo 3 mesi abbiamo visto i primi risultati, un buon recupero della zampa destra posteriore, ma soprattutto la consapevolezza di DAD della possibilità di camminare, anche se non perfettamente, in maniera naturale.
Per Clara è stata la conferma della sua capacità di credere all’impossibile e di cercare qualsiasi forma per realizzarlo, per noi che siamo vicini ha rappresentato un’amorevole meraviglia, anche se ormai Clara ci ha abituati a queste piacevoli sorprese.
All’arrivo alla Tribù, oltre alle problematiche fisiche, le caratteristiche più evidenti in DAD erano dolcezza, timidezza, bontà e intelligenza.
Ora, curato nel corpo e nell’anima, conquistata la sua fiducia con la perseveranza e delicatezza di Clara, ci ritroviamo un piccolo che ha mantenuto tutte le sue doti positive, ma si è aperto completamente a questa meravigliosa famiglia e a tutti quelli che la frequentano, abbandonando la timidezza che ogni tanto lo induceva a stare in disparte, quasi nascosto.
Il suo recupero fisico ha continuato a crescere nel tempo, dandogli sempre maggiore sicurezza, determinazione e autostima.
DAD odia il pannolone, se lo strappa sempre, oltretutto ha un'urina molto acida che 'colora' il pelo in maniera particolare, il veterinario suggerisce di lasciarlo libero, tanto poi si libera da solo, tenerlo lavato e pulito, senza formalizzarci per il colore.
ecco come il cane di strada DAD, maltrattato, scacciato, ferito e invalidato è riuscito a trovare il suo riscatto sulla vita crudele che, col vile strumento umano, lo ha castigato, ha tentato di togliergli la dignità di essere vivente, ma non è riuscita ad inginocchiarlo.
Lui, DAD, salvato a Foggia, con la serenità che ha trovato alla Tribù, con i suoi fratelli d'adozione, l'amore e la determinazione di Clara, ha sconfitto un destino di sofferenza.
Ora è felice, libero nei movimenti, amato e rispettato, un perfetto figlio della TRIBU' DI TRILLY.